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Earth Day 2021: "Un pianeta sano non è un'opzione, è una necessità"

In Europa il 2020 è stato l'anno più caldo mai registrato. Domani Motus Liberi, in una nota, sottolinea l'importanza di questo giorno

22 apr 2021
@Pixabay
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La Giornata Mondiale della Terra celebra il suo 51esimo anniversario, rinnovando una tradizione partita con la prima mobilitazione ecologista di studenti americani del 22 aprile 1970, che ha dato il via a quella che la rete earthday.org definisce una "rivoluzione ambientale". La ricorrenza viene celebrata oggi da più di un miliardo di persone in 192 paesi.

Il tema ufficiale scelto per il 2021 è il ripristino degli ecosistemi naturali, con attenzione rivolta a processi naturali, tecnologie verdi emergenti, al pensiero innovativo in grado di ripristinare il pianeta e, soprattutto, alla battaglia contro i cambiamenti climatici.




Il tema- spiegano gli organizzatori - rifiuta l'idea che la mitigazione o l'adattamento siano gli unici modi per affrontare il cambiamento climatico. “Spetta a ciascuno di noi - scrivono in una nota - ripristinare la nostra Terra non solo perché dobbiamo prenderci cura del mondo naturale, ma perché ci viviamo. Abbiamo tutti bisogno di una Terra sana per sostenere il nostro lavoro, i mezzi di sussistenza, la salute, la sopravvivenza e la felicità. Un pianeta sano non è un'opzione, è una necessità”.

“Per oltre mezzo secolo, - afferma in un'intervista a Vogue Kathleen Rogers, Presidente di earthday.org - centinaia di milioni di persone da tutto il mondo hanno intrapreso azioni politiche e di volontariato in occasione della Giornata della Terra, ma molteplici crisi ambientali e sanitarie continuano ad avvolgere il nostro pianeta, colpendo tutti, ma in particolare i poveri e i vulnerabili che vivono tra noi”. “A nome del miliardo di persone che quest’anno parteciperanno alla Giornata della Terra, - aggiunge - anche nel mezzo di un secondo anno di pandemia, chiediamo che si smetta di parlare e che i governi e le società si impegnino a ridurre le emissioni nette entro il 2040 con un obiettivo provvisorio di dimezzare le emissioni entro il 2030. Qualunque cosa in meno priverà i nostri figli del diritto di ereditare un pianeta abitabile”.

L'urbanizzazione e l'espansione agricola e industriale hanno portato alla perdita di oltre l’85% delle zone umide nel mondo, alterando il 75% della superficie terrestre e colpendo il 66% dell’area oceanica. Il Pianeta Terra è sull'orlo della sesta grande estinzione di massa per via del continuo sfruttamento di piante e animali attraverso la raccolta, il disboscamento, la caccia e la pesca, che hanno portato a una riduzione della biodiversità. Una situazione che ha portato a temperature sempre più calde e a eventi meteo estremi.

Il 2020 in Europa è stato l'anno più caldo mai registrato con temperature, nel periodo invernale, di quasi 4 gradi sopra la media.

Una giornata che ha lo scopo di aumentare la consapevolezza - sottolinea Domani Motus Liberi – del poco tempo rimasto per fare in modo che l'uomo non finisca intrappolato nella sua stessa casa”. È necessario, aggiungono, correre veloci verso un futuro senza più inquinamento e ingiustizie".







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