Elezioni Baviera: crollo dei "Partiti tradizionali", fibrillazioni nella "Grande Coalizione"
Volendo sintetizzare su un piano nazionale, il risultato di ieri delle urne, si potrebbe dire che i bavaresi hanno bocciato clamorosamente la nuova edizione della Grande Coalizione faticosamente creata dalla Merkel. Tutto ampiamente preventivato, peraltro. Anzi, i sondaggi della vigilia davano la CSU addirittura tra il 34 e il 35%. Alla fine è andata lievemente meglio, per il partito “fratello” bavarese, della CDU della Cancelliera; assestatosi poco sopra il 37%. Ma l'emorragia di voti, rispetto alle precedenti elezioni, è stata di più di 10 punti percentuali; così come per la Spd – altro alleato della Merkel al Bundestag -, fermatasi al 9,5%. I due partiti usciti con le ossa rotte, da questa tornata, sembrano aver individuato proprio nella Grosse Koalition, la ragione principale della sconfitta. “Non affronto neppure oggi alcuna discussione su di me”, si è limitato a dire il ministro dell'Interno Horst Seehofer; le liti a Berlino, provocate proprio dal leader dei Cristiano-sociali, avevano mandato in crisi il governo due volte in pochi mesi, e probabilmente, in questa occasione, hanno avuto un peso. Exploit, invece, per i Verdi, vicini – come da pronostico – al 18%, e intenzionati a lanciare una sorta di opa sul centrosinistra tedesco. Difficilmente, però, entreranno nell'Esecutivo del Land. Il Governatore uscente, Markus Soeder, ha dichiarato che gli elettori bavaresi hanno comunque dato mandato al suo partito, la CSU, di governare; e l'alleanza più probabile – secondo vari analisti – sarebbe allora quella con i Freie Wahler, gli Elettori Liberi, che hanno conquistato uno storico 11,5%. Si tratterebbe di una coalizione di stampo conservatore, e con politiche più severe in tema di immigrazione. L'altro tassello sarebbero i Liberali, che hanno superato di poco la soglia di sbarramento. Da registrare, anche in Baviera, una decisa avanzata della destra sovranista ed identitaria di Alternative fur Deutschland, che – pur senza sfondare - entra per la prima volta nel Parlamento locale con il 10,2% dei voti.
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