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Elezioni in Armenia: il premier Pashinyan vince con il 58% dei voti. L'opposizione denuncia brogli

Intanto il mondo guarda l'esito delle urne iraniane: timori da Usa e Ue

21 giu 2021

Il primo ministro Nikol Pashinyan ha ottenuto la maggioranza nelle elezioni legislative anticipate di ieri in Armenia, secondo i risultati definitivi pubblicati questa mattina dalla Commissione elettorale centrale. Elezioni indette sulla scia della sconfitta con l'Azerbaijan sul Nagorno-Karabakh. Il partito Contratto civile di Pashinyan ha ottenuto il 53,9% dei voti, staccando di molto il principale avversario, il blocco dell'ex presidente Robert Kocharyan che ha ottenuto il 21% dei consensi. Risultati contestati dalla formazione dello stesso Kocharyan che già denuncia brogli: "Il blocco armeno – riporta una nota - si pone l'obiettivo di studiare attentamente le frodi presunte e quelle denunciate. E finché a queste domande non sarà stata data una risposta soddisfacente il blocco non riconoscerà i risultati dello scrutinio". Dichiarando vittoria, ieri Pashinyan ha chiamato i propri sostenitori a radunarsi nella piazza principale della capitale Yerevan in serata. "Il popolo armeno – ha detto - ha dato al Contratto civile il mandato di guidare il Paese e personalmente a me di essere premier".

Intanto il mondo guarda l'esito delle urne iraniane, timori da Europa e Stati Uniti. Nuovo presidente l’ultraconservatore Ebrahim Raisi con 17,9 milioni di voti, ma affluenza scesa al minimo dalla rivoluzione del 1979. Dati contestati dagli oppositori che premevano per l'astensione. Trionfante invece la Guida suprema Ali Khamenei il quale ha affermato che la partecipazione registrata è bastata a sconfiggere i disegni dei "nemici" e dei loro "mercenari".





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