Elezioni: Sanchez, "Abbiamo inviato un messaggio forte all'Europa. Ha vinto il futuro e ha perso il passato"
Si sono concluse – come da pronostico – con una vittoria dei Socialisti, le elezioni anticipate tenutesi ieri per il rinnovo del Parlamento. Ma resta il rebus governabilità
“Abbiamo inviato un messaggio forte all’Europa: si può vincere contro gli autoritarismi”. Era raggiante, ieri sera, Pedro Sanchez. Il Partito Socialista, del resto, non vinceva da 11 anni, e aveva guidato l'ultimo Esecutivo solo a seguito di un'operazione parlamentare azzardata: una mozione di censura al Governo Rajoy. Popolari usciti con le ossa rotte da questa tornata; il 16,7% di consensi ottenuto, è il peggior risultato della storia del partito, che ha pagato il recente scandalo corruzione, venendo quasi doppiato dai Socialisti. 122 i seggi ottenuti dalla formazione di Sanchez, rispetto agli 84 precedenti. Da registrare anche l'avanzata dei liberali europeisti di Ciudadanos, vicini al 16%, che alla vigilia venivano considerati come il secondo pilastro di un'ipotetica maggioranza trainata dal Partido Popular. Il tracollo della compagine guidata dal giovane Pablo Casado, ha reso tuttavia impraticabile questo scenario, che vedeva come ulteriore puntello la destra sovranista di Vox. Un partito dai richiami più o meno espliciti all'esperienza franchista, e passato dallo 0,2 al 10,3%. C'era chi aveva previsto un risultato ancora più consistente; il movimento di Santiago Abascal ha comunque polarizzato questa tornata. I continui richiami al nazionalismo, e ad una repressione anche dura, delle spinte autonomiste, avrebbero mobilitato infatti le province dove più forte è il sentimento indipendentista, portando l'affluenza vicina al 76%. Vittoria netta, dunque, dei Socialisti; mentre la sinistra anti-austerity di Podemos, alleata nel Governo uscente, non ha brillato, scendendo al 14%. Una riedizione dell'alleanza, insomma, non garantirebbe la maggioranza assoluta dei seggi. A fare la differenza potrebbero essere allora i partiti indipendentisti, che avevano tuttavia costretto Sanchez ad indire elezioni anticipate bocciando la sua manovra finanziaria. Le trattative saranno comunque lunghe, e termineranno, si pensa, non prima delle Europee del 26 maggio. Improbabili, al momento, aperture dirette del Partito Socialista ad un'intesa con Ciudadanos.