Emirati Arabi: la sonda Speranza in volo verso Marte
Questa settimana non si è parlato d'altro negli Emirati Arabi: è riuscito perfettamente il lancio della sonda Al Amal, "Speranza" in arabo, diretta verso Marte. Prima missione del genere portata avanti da un Paese arabo, la sonda è partita lunedì dal centro spaziale Tanegashima, nel sudovest del Giappone.
Lasciata l'orbita terrestre, Al-Amal si è connessa con il centro di controllo a terra, ha inviato le prime foto dallo spazio, e ha cominciato il suo viaggio verso il Pianeta Rosso: 493,5 milioni di chilometri, alla velocità di 40.000 km/h. L'arrivo è previsto tra sette mesi, proprio in occasione del 50esimo anniversario della fondazione degli Emirati Arabi, evento che avrebbe dovuto essere celebrato nel corso di Expo 2020. "Al Amal rappresenta una svolta per il mondo arabo e islamico nel settore spaziale - ha dichiarato lo Sceicco di Dubai, Mohamed Al Maktoum -. Raggiungere Marte non è solo un obiettivo scientifico; invia anche un messaggio alla nostra generazione futura, che siamo capaci e nulla è impossibile".
La sonda avrà il compito di raccogliere dati dal pianeta rosso per un intero anno marziano, 687 giorni, con l'obiettivo di fornire un quadro completo della sua atmosfera. Sarà infatti la prima sonda a studiare il clima di Marte durante i cicli giornalieri e stagionali e ad osservarne i fenomeni meteorologici. I dati saranno poi condivisi liberamente con oltre 200 centri di ricerca in tutto il mondo. E le congratulazioni sono arrivate anche dalla Nasa, in un Tweet: "Ti auguro un viaggio di successo e non vedo l'ora che arrivi il giorno marziano nel quale esploreremo Marte insieme". Anche gli Stati Uniti hanno in programma di lanciare la loro sonda, Perseverance, da Cape Canaveral, in Florida. La partenza era prevista il 17 luglio scorso, ma a causa di problemi tecnici è stata rinviata già tre volte. E non rimane molto tempo: dopo la metà di agosto la distanza tra la Terra e Marte diventerà troppa, e occorrerà attendere altri due anni perché i pianeti siano di nuovo allineati.
I progetti degli Emirati, però, sono ben più ambiziosi: colonizzare Marte entro i prossimi 100 anni. Un team di architetti è già all'opera per immaginare una possibile città marziana. E il prototipo, che dovrebbe diventare un centro di ricerca internazionale sul pianeta, verrà ricreato proprio nell'habitat estremo del deserto di Dubai.
Elisabetta Norzi