Emirati Arabi: niente più legge della Sharia per i cittadini stranieri
Se in molti sostengono che il modello di Dubai, prima si costruisce e poi si pensa a riempire i nuovi quartieri della città, non possa più funzionare con il colpo di grazie del Covid-19, gli Sceicchi sono costantemente alla ricerca di soluzioni per attrarre persone e capitali stranieri nel Paese. E proprio questa settimana è arrivata una novità importante, che qui è stata definita come “epocale” e come “la più grande revisione del sistema legale della nazione degli ultimi anni”: il Governo ha deciso di riformare le leggi sul diritto di famiglia che, anche per i non musulmani residenti qui, erano finora vincolate alla legge islamica della Sharia.
Gli emendamenti riguardano principalmente il divorzio e la separazione, l'eredità, la protezione delle donne contro le violenze e il consumo di alcolici. Le nuove norme, in vigore da subito, permettono dunque di trattare i casi controversi di cittadini non emiratini secondo le leggi del proprio Paese di origine. Una coppia che vive negli Emirati e di qualsiasi religione, ad esempio, che si è sposata all'estero, in caso di divorzio non dovrà più attenersi alle leggi locali. Stessa regola per testamenti e successioni: i beni possono essere divisi tra familiari del defunto in base alla propria cittadinanza.
E' stata poi annullata la riduzione delle condanne per i “delitti di onore", che finalmente vengono considerati un reato e trattati in tribunale come qualsiasi altro caso di aggressione, e sono state aumentate le pene per stupro, molestie sessuali e stalking. Via libera anche alla convivenza per le coppie non sposate e depenalizzazione per il consumo di alcol: è possibile ora acquistare, consumare e vendere bevande alcoliche, purché nelle aree autorizzate e non nei luoghi pubblici, anche senza avere la specifica licenza richiesta finora.
La nuova legge stabilisce infine che ad imputati e testimoni che non parlano arabo vengano assegnati traduttori legali durante tutta la procedura giudiziaria. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa nazionale Wam, le riforme, che seguono una serie di agevolazioni anche sulle normative legate alla residenza e alla proprietà, hanno l'obiettivo di "consolidare i principi di tolleranza del Paese": negli Emirati convivono 200 nazionalità differenti e il 90% della popolazione è straniera.
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