Esercito ucraino: "Bakhmut resiste"
Nato: "200mila soldati russi morti dall'inizio dell'invasione". Metsola: entro l'anno l'avvio dei negoziati per l'ingresso di Kiev nell'Unione Europea
La Russia non ha preso il controllo di Bakhmut e "non c'è alcun ritiro di massa delle truppe ucraine". Lo ha dichiarato il portavoce del raggruppamento orientale delle forze armate di Kiev spiegando che i combattimenti "sono più in periferia, con la città ancora controllata dalle forze di difesa. In risposta alle notizie sul ritiro il portavoce ha chiarito che le truppe stanno ruotando le loro posizioni in movimenti controllati e pianificati. Intanto vicino alla città di Soledar la situazione è diventata ancora più tesa e i russi bombardano costantemente le posizioni delle forze ucraine. Dal 24 febbraio 2022, tuttavia, secondo il Comandante supremo delle forze alleate della Nato in Europa, il generale statunitense Christopher Cavoli, la Russia ha perso più di 200mila uomini, 1.800 ufficiali sono stati uccisi o feriti e 2.000 carri armati sono stati distrutti. Incontrando Zelensky a Leopoli la presidente del Parlamento Europeo Metsola si è detta fiduciosa sull'avvio, entro l'anno, dei negoziati per l'ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea. Assicurato il sostegno alla fornitura di armi. Deve essere presa seriamente in considerazione – ha precisato – anche l'invio di jet da combattimento. La piena adesione all'Ue e alla Nato – ha dichiarato Zelensky, incontrando con la Metsola un gruppo di studenti a Leopoli - garantirà la protezione e la sicurezza dell'Ucraina quando dovrà continuare a vivere accanto alla Russia dopo la vittoria di Kiev.
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