Esito positivo per il vertice 'a quattro' Francia-Germania-Russia-Ucraina
La corrispondenza di Victoria Polishchuk
A catturare l'attenzione è il vertice a quattro, in 'formato Normandia' che si è tenuto tra Macron, Merkel, Putin e Zelensky. E' la prima esperienza di alta politica internazionale per il Presidente ucraino. Dopo il meeting di Parigi, si era sperato nella fine del conflitto armato in Donbass.
Sono stati presi accordi specifici per il ripiegamento delle forze militari nei tre nuovi siti della regione, che avverrà entro la fine di marzo 2020; e per lo scambio di prigionieri nell'ambito dello schema "tutti identificati da tutti identificati”, entro la fine di quest'anno. La parte ucraina ha inoltre richiesto l'intervento immediato della Croce Rossa per tutti quelli detenuti nelle carceri di Donetsk e Lugansk, cosa impossibile per tutti e cinque gli anni di conflitto. Un nuovo vertice è previsto tra 4 mesi, per allora le parti si sono impegnate a fare tutto il possibile per garantire un completo cessate il fuoco e per aprire nuovi punti di attraversamento dei confini. Riprendere il controllo del confine ucraino nel Donbass e ornare alle urne restano questioni difficili da risolvere e saranno discusse nel prossimo incontro 'a quattro'. Su questo le parti hanno una visione completamente diversa nella sequenza dei fatti.
Ciò che il presidente ucraino non ha espresso a Vladimir Putin è l'inammissibilità della certificazione russa dei cittadini nei territori occupati, le restrizioni alla libertà di navigazione nel Mar d'Azov e nel Mar Nero, oltre alla questione della Crimea che non è mai stata effettivamente sollevata.
Dall'Ucraina Victoria Polishchuk