Esplosione coordinata di cercapersone in Libano e Siria, l'Iran condanna Israele
Il bilancio è di venti morti e circa 4.000 feriti
L'Iran condanna Israele per l'esplosione coordinata di cercapersone in dotazione a esponenti di Hezbollah in Libano e Siria, che ha portato alla morte una ventina di persone e circa 4.000 feriti, tra cui l'ambasciatore iraniano a Beirut Amani.
Il rappresentante della Repubblica islamica all'Onu Iravani ha definito l'operazione un cyberattacco terroristico durante una sessione speciale dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, aggiungendo che 'il regime di Israele deve essere ritenuto responsabile di tale aggressione e di tale crimine efferato'. Secondo fonti della tv saudita al Hadath, circa 500 miliziani di Hezbollah sono rimasti accecati in seguito alle esplosioni. Atteso per domani un discorso del capo di Hezbollah Nasrallah.
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