Giornata movimentata qui al Parlamento europeo di Bruxelles dove la mini-plenaria ha visto l’Italia sul banco degli imputati. L’Eurocamera ha infatti approvato un emendamento alla risoluzione sullo stato di diritto, presentato dai liberali di Renew Europe, per chiedere di revocare la decisione del governo italiano sulle trascrizioni da parte dei comuni dei figli delle coppie omogenitoriali. Gli eurodeputati, si legge nel testo, “esprimono preoccupazione per il fatto che tale decisione si iscrive in un più ampio attacco contro la comunità Lgbtq+ in Italia”. Intanto, sul fronte della Commissione, l’Ue si prepara alla visita a Pechino della presidente Ursula von der Leyen, che oggi ha tenuto un ampio discorso sui rapporti con la Cina. Le nostre relazioni non sono bianche o nere, e nemmeno la nostra risposta può esserlo. Per questo, dobbiamo concentrarci sulla riduzione del rischio (de-risking) e non sul disaccoppiamento (de-coupling)", ha detto.
Insomma, per Bruxelles non si può fare a meno di avere un rapporto con Pechino ma questo deve essere rivisto alla luce del nuovo contesto geopolitico. Oggi, intanto, un altro tassello del Green europeo è stato fissato. Il Parlamento europeo ha raggiunto un accordo con il Consiglio sulla revisione della direttiva sulle energie rinnovabili che, una volta approvata, aumenterà la quota di energia rinnovabile nel consumo energetico complessivo dell'Ue al 42,5% entro il 2030. Il provvedimento – e questo ha fatto storcere il naso a qualcuno - considera anche l’idrogeno prodotto da energia nucleare.
Fabio Fantozzi
La Presse