DUBAI

Expo 2020 Dubai: in corsa verso lo Spazio e il futuro

La spinta dell'essere umano a superare i propri limiti e confini, si sa, è innata. E se nel passato la sfida era attraversare i mari alla conquista di terre sconosciute, ora è lo Spazio. Ad Expo 2020 Dubai si è conclusa oggi la settimana tematica dedicata alla tecnologia spaziale. Nazioni grandi e piccole, economie sviluppate ed emergenti, per tutti la direzione è la stessa: investire nell'esplorazione di nuovi pianeti. Lo Spazio è al centro di diversi padiglioni, a partire da quello sulla mobilità, sotto tema di Expo. Progetto dello studio britannico Foster, è un percorso immersivo, dal deserto al programma spaziale degli Emirati Arabi, che dopo avere inviato il primo astronauta alla Stazione Spaziale Internazionale nel 2019 e la navicella Hope su Marte lo scorso febbraio, hanno annunciato in questi giorni una nuova missione su Venere. Erik van der Schaft, Direttore del Padiglione Mobilità "In generale l'esplorazione spaziale guida l'innovazione che usiamo anche sulla Terra. Pensiamo al teflon, che ricopre le pentole o al Gps, ma le ambizioni più a lungo termine sono davvero la possibilità di vivere su altri pianeti”.

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E se a noi comuni visitatori, le missioni spaziali sembrano ancora fantascienza, le numerose discussioni di questa settimana, che hanno coinvolto astronauti, università, studiosi, aziende, hanno evidenziato come siano invece fondamentali per un futuro sostenibile, dal cambiamento climatico alla sicurezza alimentare, fino alla gestione dell'acqua, e quanto l'economia spaziale possa servire da catalizzatore per la crescita e il benessere umano. Scott Kelly, ex astronauta della NASA. "Nel lungo periodo che ho trascorso nello Spazio è davvero cambiata la mia prospettiva sulla Terra: vedi il nostro pianeta da lontano e quanto sia fragile l'atmosfera, vedi la devastazione delle foreste. Guardi le masse di terra, ma non vedi i confini tra i Paesi. Questo ti dà la sensazione che siamo tutti insieme, in questa cosa chiamata umanità".

I padiglioni nazionali più spaziali? La Luna è la protagonista degli Stati Uniti, con uno dei più grandi campioni di roccia raccolti durante le missioni Apollo; la Francia propone una capsula che catapulta tra le stelle, l'Italia l'orologio atomico Loenardo, usato dai satelliti spaziali. E al calar del sole lo spettacolo, sotto la cupola di Al Wasl, in arabo connessione appunto, per ricordare che solo quando i Paesi si incontrano e condividono le conoscenze, è possibile raggiungere un progresso davvero sostenibile.

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