Expo 2020 Dubai: inaugura il padiglione turco, riallacciati i rapporti con gli Emirati
La corrispondenza di Elisabetta Norzi
Mentre ad Expo 2020 Dubai in questi giorni ha inaugurato ufficialmente il padiglione della Turchia, tra gli ultimi Paesi ad avere aderito all'esposizione universale, il principe ereditario di Abu Dhabi, Mohammed bin Zayed, ha incontrato ad Ankara il Presidente turco Erdogan.
Una svolta storica nelle relazioni tra i due Paesi, che dal 2012 hanno visto via via crescere la loro rivalità in Medio Oriente e in Nord Africa, a partire dalla Libia, fino alla Siria e alla crisi con il Qatar. Al centro delle tensioni di questi anni, due visioni opposte dell’Islam e del suo ruolo nella politica: il sostegno della Turchia alla Fratellanza Musulmana in tutta la regione, dunque un Islam direttamente coinvolto nella gestione dello Stato, che gli Emirati Arabi e altre nazioni del Golfo vedono invece come una delle principali minacce all'equilibrio del Medio Oriente.
"La partecipazione della Turchia ad Expo 2020 Dubai incarna una nuova era di cooperazione e rafforzamento delle relazioni con gli Emirati Arabi", ha dichiarato così l'ambasciatore turco ad Abu Dhabi, Tugay Tuncer, aggiungendo che l’evento rappresenta un'opportunità per fare conoscere tutti gli elementi dell'economia forte e diversificata del Paese.
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Ed il padiglione turco mostra proprio questo, i settori economici principali della Turchia, dalla logistica all'agricoltura, soprattutto biologica, dalla difesa alla mobilità sostenibile, fino all'edilizia, dimostrando la volontà di Ankara di uscire dall'isolamento regionale e distendere i rapporti con i Paesi del Golfo e il mondo arabo.
Secondo l'agenzia di stampa nazionale emiratina Wam, Abu Dhabi ha già istituito un fondo da 10 miliardi di dollari per investimenti in Turchia, nei settori dell'energia, della salute, dell'alimentare, e per rafforzare la cooperazione tra i due Paesi. Il Presidente turco ha infatti firmato con il principe ereditario di Abu Dhabi dodici accordi, inclusi nuovi protocolli che permetteranno investimenti diretti e cooperazione tra le borse e le banche centrali turche ed emiratine.
Elisabetta Norzi
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