Expo 2020 Dubai: settimana dedicata all'Africa
Questa settimana, la protagonista è l'Africa. Per la prima volta nella storia di Expo, sono presenti tutti i Paesi del continente africano con un proprio padiglione. Giornate nazionali, spettacoli, tavole rotonde, per approfondire soprattutto potenzialità e opportunità di business. "L'Africa è finalmente pronta e aperta agli affari internazionali - ha sottolineato Levi Uche Madueke, Commissario Generale al padiglione dell'Unione africana -. Non c'è mai stato un momento più entusiasmante di questo - ha aggiunto - per cementare i rapporti con gli altri paesi del mondo e stipulare partenariati economici di lunga durata". Gli Emirati, secondo quanto dichiarato dalla Camera di Commercio di Dubai al sesto Global Business Forum Africa, che si è tenuto in questi giorni al Padiglione Terra, sono il maggiore investitore in Africa, con 1,2 miliardi di dollari negli ultimi cinque anni.
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E per un continente che, si prevede, rappresenterà un terzo della popolazione mondiale entro il 2100, i settori ad alto potenziale sono principalmente fintech, sanità, agricoltura ed e-commerce. Sono stati moltissimi i politici africani arrivati ad Expo questa settimana, con l'obiettivo appunto di raccogliere investimenti e creare nuove opportunità. E se il Marocco ha presentato la sua Vision 2025, "Morocco Now", posizionandosi come un centro commerciale e finanziario per tutto il continente, non sono mancati appelli per sostenere l'Africa nelle sue criticità, come quello lanciato dal Presidente del Congo, Felix Tshisekedi: “Oltre alle riforme interne – ha detto - l'Africa ha bisogno di un contesto internazionale che stimoli la sua integrazione nell'economia globale". E non di aiuti, come ci ha spiegato anche il direttore del ricchissimo padiglione dell'Etiopia, dove è esposta una riproduzione dello scheletro della nostra antenata Lucy. Weldegebrial Berhe, Direttore padiglione dell'Etiopia: “Non stiamo cercando supporto o aiuti, ma partnership e accordi bilaterali, nei settori del turismo, investimenti, commercio, così potremo crescere insieme”.
All'interno dei padiglioni, invece, spazio alla cultura, alla storia, alle tradizioni e alla natura. Per le strade, balli, musica e colori, con il debutto dei Bakalama Senegal che hanno portato la loro energica danza, tramandata di generazione in generazione in un'unica famiglia, nel cuore di Expo.
Elisabetta Norzi
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