GUERRA E DIPLOMAZIA

Faccia a faccia tra Blinken e Xi: prove di disgelo tra Usa e Cina

La notte a Odessa, in Ucraina, viene illuminata dalle esplosioni. L'allerta antiaerea scatta in cinque regioni. Continua la controffensiva di Kiev: “Liberati otto insediamenti nelle ultime due settimane – fa sapere l'esercito –, proseguiamo in direzione Berdiansk e Melitopol”. Prosegue anche lo scambio di accuse tra Russia e Ucraina per il crollo della diga Kakhovka: il New York Times, con un'inchiesta, punta il dito contro Mosca. Prove di disgelo intanto tra Usa e Cina, il segretario di Stato Blinken ancora in missione a Pechino: faccia a faccia con il capo della diplomazia cinese Wang Yi, secondo cui è necessario “scegliere tra cooperazione e conflitto”. Su temi caldi come Taiwan, poi, totale chiusura: “Nessuno spazio – dice – per compromessi o concessioni”.

Segue l'incontro con Xi Jinping nella Grande Sala Del Popolo, al tavolo fiori di loto: “Discussioni sincere e approfondite – commenta soddisfatto il presidente cinese –, sono stati fatti passi avanti in un terreno comune”. In Germania il cancelliere Scholz riceve Stoltenberg: “Il 2% del pil destinato alla difesa è la soglia minima – ribadisce il segretario Nato –, mentre per Kiev le porte dell'Alleanza Atlantica sono aperte”. In serata Scholz incontrerà il premier cinese Li Qiang, a Berlino per colloqui politici cominciati già con il presidente Steinmeier. Il governo tedesco vuole riallineare le sue relazioni con la Cina, vista da una parte come partner, dall'altra come rivale sistemico.

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