MEDIO ORIENTE

Gaza: 13 ostaggi israeliani e 39 palestinesi verranno liberati domani

Dall'Iran: “Se i raid di Israele non si fermeranno la resistenza risponderà”

L'attesa pausa dei combattimenti nella Striscia di Gaza, prevista per oggi insieme allo scambio di prigionieri, è stata rinviata a domani. Il braccio armato di Hamas, le brigate Ezzedine al-Qassam, confermano che la tregua mediata dal Qatar partirà domattina alle 7 locali, le 6 in Italia.

Quattro giorni di arresto completo delle attività militari e scambio di prigionieri: 13 quelli israeliani che verranno liberati, la prima tranche di 50 totali, 39 i palestinesi. Israele specifica che il ritardo non deriva da una rottura con Hamas, ma dalla necessità di risolvere questioni amministrative. Nella striscia intanto l'esercito israeliano avrebbe ostruito un convoglio di ambulanze che trasportava 190 feriti e malati dell'ospedale Shifa facendo sì che il viaggio durasse quasi 20 ore. Il lungo ritardo al checkpoint militare israeliano, che divide il nord e il sud di Gaza, ha "messo in pericolo la vita" dei pazienti, afferma la Mezzaluna rossa palestinese.

Nella notte i raid dello stato ebraico sono costati la vita ad almeno 15 persone: “Se Tel Aviv non si fermerà – minaccia l'Iran – la resistenza risponderà con uno scenario più duro e complicato”. Sirene d'allarme risuonate anche al nord di Israele al confine con il Libano. L'agenzia di stampa palestinese Wafa sostiene che dalla mezzanotte di mercoledì sono stati 81 i civili uccisi nelle aree centrali di Gaza ed altri 60 sarebbero morti dopo i bombardamenti nell'area di Jabaliya.

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