Gaza: aspri combattimenti da nord a sud. 136 addetti ONU uccisi in 75 giorni di guerra

Al netto degli sforzi delle diplomazie resta drammatica la situazione nella Striscia, dove infuriano i combattimenti

L'impressione è che nulla – ormai – possa far desistere Israele dalla volontà di eradicare, con ogni mezzo, la presenza di Hamas dalla Striscia. A prescindere da ciò che accade a New York, al Palazzo di Vetro. Guterres oggi è stato chiaro nel definire ingiustificabili gli attacchi terroristici del 7 ottobre, e la presa di ostaggi. Ne chiede l'immediato rilascio senza condizioni. E ciò dopo la risoluzione sugli aiuti umanitari a Gaza, votata ieri dal Consiglio di Sicurezza. Testo privo di una condanna esplicita nel confronti di Hamas; e nel quale si sollecita la creazione di condizioni per una “cessazione sostenibile” delle ostilità. Formula piuttosto fumosa. Ignorata invece la richiesta di una tregua immediata. L'Occidente ha “perso la faccia”, ha tuonato allora la Guida Suprema dell'Iran Khamenei; ponendo l'accento sulle precedenti dichiarazioni di Stati Uniti ed alleati in merito alla difesa dei diritti umani. Da registrare nel frattempo la presa di posizione di Save the Children: “qualsiasi cosa che non sia un cessate il fuoco immediato e definitivo non è sufficiente”. Tracciato uno scenario cupo, per i bambini dell'exclave; fatto di sofferenze, morte, malattie, e sullo sfondo “l'approssimarsi della carestia”. L'Associated Press, citando fonti locali, riporta l'uccisione di 76 membri di una famiglia allargata in uno strike israeliano su un edificio di Gaza City. Difficile tuttavia avere conferme indipendenti nell'attuale nebbia di guerra. Con pesanti scontri a fuoco lungo tutta la Striscia. Lo Stato Ebraico ha dato notizia della resa di oltre 200 operativi di Hamas e Jihad islamica, che saranno presto interrogati. Segnalati al contempo lanci di razzi su un kibbutz attiguo a Gaza. Dall'ONU, infine, un dato che testimonia in modo eloquente l'intensità delle distruzioni in 75 giorni di guerra. Nel corso dei quali 136 addetti delle Nazioni Unite hanno perso la vita: una cosa “mai vista”, ha sottolineato il Segretario Generale; che ha reso omaggio a tutti coloro che quotidianamente rischiano la vita nell'aiutare i civili della Striscia.

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