Gaza: in 300.000 verso nord
L'ONU a Israele: “Attacchi contro Cisgiordania rischiano nuova escalation”
Un fiume di sfollati palestinesi stanno tornando nel nord della Striscia di Gaza. Secondo Hamas sarebbero circa 300.000, mentre ci si prepara a un nuovo scambio di ostaggi. La gioia di chi ritorna è però smorzata dalle macerie che costellano la strada, sulla quale vigilano le truppe israeliane pronte a far fuoco su ogni minaccia.
C'è attesa per la liberazione dei prossimi ostaggi, in programma giovedì: la jihad ha diffuso un video di Arbel, la cui mancata liberazione sabato scorso aveva fatto sospendere il via libera verso nord. Un altro scambio avrà luogo sabato. Confermata la morte di otto dei 33 ostaggi della jihad.
Dalle Nazioni Unite monito verso Israele: “L'intensificarsi dell'assalto militare contro la Cisgiordania occupata segna una pericolosa escalation contro i palestinesi". Gli esperti di diritti umani dell'ONU esortano la comunità internazionale a intraprendere azioni di principio per proteggere i diritti umani e la dignità del popolo palestinese. "La repressione di Israele – aggiungono - sembra non avere fine". Riflessione anche sugli Stati Uniti: "La mancanza di intervento degli USA per proteggere i palestinesi, in linea con il diritto internazionale, è allarmante e ha conseguenze catastrofiche".
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