Non è ancora arrivata la conferma ufficiale, ma aumentano i dettagli sulla possibile tregua tra Israele e Gaza. L'accordo dovrebbe contenere un cessate il fuoco di 5 giorni, il rilascio tra i 50 e gli 80 ostaggi israeliani, donne e bambini, e la liberazione di 150 palestinesi detenuti nelle carceri di Israele. I dettagli arrivano dal quotidiano israeliano Haaretz, sottolineando però che non si è arrivati ancora alla stesura finale dell'intesa. Israele darebbe poi anche il via libera all'ingresso di 300 camion al giorno dal valico di Rafah. Resta al momento incerto se lo Stato ebraico abbia accettato di concedere una pausa giornaliera di 6 ore nella sorveglianza aerea sulla Striscia.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità comunica che sono in corso i piani per evacuare tre ospedali a Gaza: l'al Shifa, l'ospedale indonesiano e l'ospedale al Ahli. L'annuncio arriva dopo che il ministero della Sanità di Gaza ha riferito che almeno 12 persone sono state uccise e dozzine ferite a causa degli spari di ieri contro il complesso ospedaliero indonesiano. 14.000 il numero totale di morti secondo l'ultimo aggiornamento di Hamas.
Intanto nella dichiarazione finale del vertice dei paesi Brics arriva la forte opposizione alla deportazione forzata dei cittadini palestinesi. I leader di Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica chiedono che gli ostaggi trattenuti nelle aree di conflitto siano immediatamente rilasciati senza precondizioni. Secondo l'Unicef è sempre più elevato il rischio di una tragedia sanitaria a Gaza causata principalmente dalla mancanza di carburante e acqua: il rischio, spiegano, è il collasso dei servizi igienico-sanitari che potrebbe causare lo scoppio di numerose malattie.