Gazprom taglia del 20% il gas all'Europa. Ancora bombe su Odessa, Kharkiv e Mykolaiv
La Russia usa l'arma più potente: il taglio del gas. E tiene in scacco l'Europa, annunciando un ulteriore diminuzione del 20% delle forniture tramite il gasdotto Nord Stream 1. “Un'altra turbina ha problemi di funzionamento”, spiega Gazprom. Ma per la Germania, uno dei Paesi più dipendenti dal gas russo, “non c’è ragione tecnica” che giustifichi il calo dei rifornimenti. Ed è atteso per oggi il sì dell'Ue al piano di emergenza sul gas – quello che prevede dal 1 agosto una riduzione dei consumi almeno del 15% - ma questo dovrebbe essere rivisto dopo le critiche da diversi Paesi tra cui l'Italia. Il presidente ucraino Zelensky suggerisce che l'Europa dovrebbe rispondere alla "guerra del gas" della Russia aumentando le sanzioni contro Mosca. Intanto in Ucraina non si ferma la pioggia di missili russi e oggi torna a colpire Odessa per la terza volta in quattro giorni. Il primo attacco, sabato, si è verificato appena 12 ore dopo la firma dell'intesa sul grano per riprendere le esportazioni dai porti meridionali. “Accordo messo a rischio a causa i bombardamenti”, avverte la Casa Bianca. Ma nel Sud del Paese viene colpito da un massiccio attacco anche il porto di Mykolaiv. La terza città vittima dei nuovi raid russi, infine, è Kharkiv, dove è stata presa di mira una zona residenziale.
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