Gazzini: "Libia, l'Onu ha commesso gravi errori nel condurre le trattative per i negoziati"
Secondo l'esperta dell'International Crisis Group non esiste solo il fronte politico, e l'Italia non ha ancora deciso dove schierarsi
La massiccia mobilitazione militare in Libia preoccupa, il Paese è tornato in guerra. Se si otterrà subito il cessate il fuoco, e la messa in sicurezza di Tripoli, dice Claudia Gazzini, esperta della Libia nell'International Crisis Group, l'organizzazione non governativa che compie attività di ricerca sul campo in materia di conflitti violenti e avanza proposte per mitigarli o risolverli, bisognerà che le Nazioni Unite cambino il format dei negoziati finora adottato: incentrarli su un dialogo a due tra Serraj, presidente del governo di Tripoli, e Haftar, il generale dell'est, non basta più, serve un negoziato su tre fronti. E l'Italia? Per la Gazzini, non ha ancora deciso da che parte stare.
Nel video l'intervista a Claudia Gazzini, esperta della Libia per International Crisis Group