Germania: Spd in testa col 25,7%, manca la maggioranza
Dopo un testa a testa i socialdemocratici hanno ottenuto il maggior numero di consensi, 25,7%; questo – al momento – l'unico dato certo di questa tornata, che segna la fine dell'era Merkel. Per il resto il quadro delle possibili alleanze – per la formazione del nuovo Esecutivo – è quanto mai fluido; e potrebbero trascorrere settimane – se non mesi -, prima di una definizione. E' la prima volta, dal dopoguerra, che entrambi i partiti storici del Paese sono sotto il 30%. Per CDU/CSU il peggior risultato di sempre in una competizione federale: 24,1%. Ma il blocco dell'Unione non si sente fuori dai giochi; e ha già annunciato che parlerà con i partiti più piccoli, per discutere la composizione di un Governo. Ha le idee chiare invece il candidato della SPD Olaf Scholz: l'uomo che è riuscito a risollevare le sorti di un partito che appariva in caduta libera. “Gli elettori – ha sottolineato - hanno espresso la loro volontà in modo molto chiaro: hanno rafforzato Spd, Verdi e Liberali. E loro devono guidare il nuovo governo”.
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Scartata l'ipotesi di una riedizione della Grosse Koalition – che rappresenterebbe una sconfitta, per entrambi i player politici – si punta insomma ad una alleanza tripartita. Ruolo decisivo, allora, per i Liberali, forti di un 11,5%; e i Verdi, che pur non “sfondando”, come speravano, hanno ottenuto un robusto 14,8%. Da qui le ipotesi delle coalizioni cosiddette “Semaforo” o “Giamaica”. Confermato invece il “cordone sanitario” nei confronti della destra radicale dell'AFD, di poco superiore al 10% delle preferenze; fuori dalle trattative anche la Linke.
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