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Giornata libertà di stampa: 2022 anno nero nel mondo. Fnsi: "Leggi vecchie in Italia sul giornalismo"

L'allarme, a livello internazionale, parte dalle Nazioni Unite

di Mauro Torresi
3 mag 2023

86 reporter uccisi nel mondo nel 2022: è il dato più significativo riportato nella Giornata mondiale della libertà di stampa dalla direttrice generale Unesco, Audrey Azoulay. Vittime uccise per lo più al di fuori delle zone di guerra, spesso raggiunte mentre sono a casa con le loro famiglie. Centinaia, poi, i giornalisti aggrediti o imprigionati. Il 2022 è stato un anno nero per l'informazione. “La sicurezza dei giornalisti – ha affermato Azoulay – riguarda la società nel suo complesso”.

A peggiorare la situazione gli attacchi e l'odio online, con sullo sfondo l'aumento della disinformazione attraverso i mezzi digitali. “Oggi le bugie – è stato detto in sede Onu – viaggiano molto più velocemente della verità”. Reporters senza frontiere per l'Italia - che si posiziona al 41esimo posto per libertà di stampa - mette in risalto il peso delle minacce della criminalità organizzata e dei gruppi estremisti sulla categoria.

Tra i diversi motivi che hanno effetto sulla situazione dell'informazione in Italia, per Alessandra Costante, segretaria generale Fnsi, c'è "l'impianto normativo molto vecchio per i giornalisti, compreso il carcere per il reato di diffamazione". Anche se, ricorda, si sta lavorando a una revisione delle norme per cancellare il carcere. Ma rimarrebbero comunque, dice, "sanzioni piuttosto gravi". Pesano, poi, spiega Costante, il precariato, le norme sulla presunzione d'innocenza e il divieto di pubblicare intercettazioni se non quelle ottenute durante il procedimento. 

Nel servizio l'intervista ad Alessandra Costante (segretaria generale Federazione Nazionale Stampa Italiana)





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