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Governance Ue: Von der Leyen, Costa e Kallas i nomi in lizza per le cariche più importanti

Attesa per il Consiglio Europeo del 27 e 28 giugno. Tra gli scenari possibili l'ampliamento della maggioranza Ue ai verdi o ai conservatori

di Luca Salvatori
24 giu 2024
Ursula Von der Leyen
Ursula Von der Leyen

Proseguono le trattative per le nomine del vertici Ue in vista del Consiglio Europeo del 27 e 28 giugno che potrebbe essere la chiave di volta per la chiusura del cerchio. In pole position per la casella più importante, quella della presidenza della commissione, resta Ursula Von der Leyen in quota PPE; per la presidenza del consiglio europeo, i nomi in ballo sono l'ex premier portoghese Antonio Costa ed Enrico Letta del gruppo dei socialisti e democratici mentre per la carica di alto rappresentante della politica estera la più accreditata pare essere Kaja Kallas, attuale premier estone.

Popolari, Socialisti e Democratici e Liberali, pur superando insieme al parlamento europeo la maggioranza richiesta di 361 seggi, dopo le elezioni sono scesi sotto la soglia psicologica dei 400 che non metter al riparo dal rischio di franchi tiratori e per questa ragione è in campo la possibilità di un ampliamento. Le opzioni ad oggi più probabili sono due: un'apertura ai verdi – che hanno 51 seggi – oppure ai conservatori che ne hanno 83.

La partita è più che mai aperta mentre Orban dopo il cancelliere tedesco Scholz, nel pomeriggio è stato ricevuto a Roma da Giorgia Meloni e domani volerà a Parigi da Macron, a pochi giorni dal 1° luglio quando l'Ungheria assumerà la presidenza di turno dell'Unione Europea. Il 30 giugno e il 7 luglio sono in calendario inoltre le elezioni francesi. Tutti fattori che avranno un peso, sia pure indiretto, sulla scelta della nuova governance europea. La prima data utile per il voto di fiducia al presidente della commissione è il 18 luglio ma potrebbe anche slittare, in caso di problemi, alla sessione di settembre.






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