Grecia: cresce il numero dei morti nell'incidente ferroviario
In Ucraina Kiev nega l'invio di droni in Russia, ma Mosca non ci crede. Sul naufragio a Cutro il gip del tribunale di Crotone convalida il fermo di due scafisti
Non diminuiscono gli scontri a Bakhmut diventata l'area più calda del conflitto. 4.500 i civili ancora presenti che non possono essere evacuati, tra cui 48 bambini. In corso valutazioni tra i generali ucraini sulla possibilità di ritirarsi dalla città. Il presidente Lukashenko, dopo aver incontrato Xi Jinping a Pechino, afferma che la Bielorussia "sostiene pienamente l'iniziativa cinese per la pace e la sicurezza internazionale”. Mikhail Podolyak, consigliere di Zelensky, nega che l'Ucraina abbia attaccato regioni della Federazione Russa con droni, ma Mosca non ci crede. La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha invitato il G20, nel corso della riunione dei ministri degli Esteri, a dare "un messaggio chiaro contro la guerra di aggressione russa e rispondere al gioco cinico di Mosca".
In Grecia intanto cresce il bilancio delle vittime dello scontro frontale tra due treni. Almeno 40 i morti e molti altri passeggeri risultano ancora dispersi. Numerosi feriti, circa 130, sono in condizioni critiche e 60 persone risultano disperse.
In Italia il Gip del Tribunale di Crotone ha convalidato il fermo di due scafisti della barca che si è schiantata sulla costa di Cutro causando la morte di 67 persone tra cui numerosi bambini. I due, un turco di 50 anni e un un pakistano di 25 anni, sono stati fermati nella giornata di lunedì insieme ad un giovane di 17 anni. Secondo il Ministro degli Interni Piantedosi, l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera ha individuato per primo il barcone poi naufragato dopo le 22:00 del 25 febbraio ma non ha segnalato una situazione di pericolo a bordo.
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