Guerra dei droni: Kiev attacca Crimea e Mosca
E' guerra dei droni, con Mosca e Kiev che moltiplicano i raid. Il porto di Odessa è stato nuovamente colpito dai russi; distrutto un granaio. “Il nemico continua a terrorizzare la città”, afferma l'Ucraina che, da parte sua, prende di mira un deposito di munizioni in Crimea e la stessa Mosca. Attacchi rivendicati dagli 007 di Kiev, a prova che "il regime di Putin non è in grado di controllare completamente il cielo, neanche per la protezione delle sue strutture più importanti". Ne promettono di nuovi e di maggior portata. Uno dei due droni che la Russia dice di aver "neutralizzato", si è schiantato vicino al ministero della Difesa, che parla di "atto terroristico" sulla capitale. Per il presidente Zelensky i terroristi sono invece i russi, che hanno lanciato missili contro “città pacifiche”, “edifici residenziali”, e devastato ad Odessa la Cattedrale ortodossa della Trasfigurazione, in passato già bersaglio di Stalin e ricostruita grazie a donazioni private. Ferma la condanna di Unesco all'escalation di violenza contro il patrimonio culturale dell'Ucraina. Sul terreno prosegue intanto la controffensiva, con Kiev che rivendica di aver liberato la scorsa settimana più di 16 km2 nell'est e nel sud del paese. Riguardo all'accordo sui cereali fatto saltare dal Cremlino, Putin garantisce che Mosca sostituirà il grano ucraino destinato all'Africa. La fame è ormai diventata una pedina nelle mani del presidente russo, da muovere sullo scacchiere internazionale, per incidere sui delicati equilibri geopolitici.
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