Guerra: pressione internazionale su Israele per l'attacco a Rafah
Hamas chiede una "riunione immediata" in sede Onu
Il Consiglio di sicurezza Onu “convochi una riunione immediata” dopo l'ordine ai soldati israeliani di attaccare Rafah: la richiesta arriva da Hamas che insiste affinché si fermi la “la guerra genocida – dichiara - contro i palestinesi a Gaza”. 28 i morti finora nella zona, secondo fonti locali.
L'attacco nell'area al confine con l'Egitto, afferma l'organizzazione, potrebbe “lasciare decine di migliaia di martiri e feriti”. Dal canto suo, il premier israeliano Netanyahu avrebbe parlato di un mese di tempo per completare le operazioni, con l'obiettivo di smantellare quattro battaglioni di Hamas. Israele sotto pressione: dopo l'avvertimento degli Stati Uniti, secondo i quali "attaccare Rafah sarebbe disastroso", si aggiunge il monito della Germania che ipotizza la “catastrofe umanitaria”. Per l'Arabia Saudita colpire la città potrebbe avere “ripercussioni estremamente pericolose”. Al momento Netanyahu va avanti e annuncia il completamento dell'operazione prima dell'inizio del Ramadan attorno al 10 marzo.
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