San Marino RTV Nemini Tenerì

Guerra russo-ucraina: all'Eliseo il summit dei “volenterosi”; prima una telefonata fra Macron e Trump

Vertice a Parigi dei Paesi sostenitori di Kiev, per una “finalizzazione” delle garanzie di sicurezza da offrire nel caso di un accordo di pace con la Russia. Al fronte si continua intanto a combattere

Negli ambienti sontuosi dell'Eliseo il nuovo summit della cosiddetta coalizione dei volenterosi; con un ordine del giorno incentrato su uno scenario da considerarsi attualmente nient'altro che un'ipotesi: la cessazione delle ostilità fra Russia ed Ucraina. Fra i punti allora le condizioni per il dispiegamento di una forza europea, nel Paese aggredito, per garantire un'eventuale pace. Fino ad ora si era andati in ordine sparso; al di là dei sorrisi nelle photo opportunity, e delle prese di posizione di Londra e Parigi. Tendenzialmente contraria a fughe in avanti, ad esempio, l'Italia; presente al vertice con Giorgia Meloni. Una 30ina i leader; ospite d'onore Zelensky. L'Europa deve dimostrare di sapersi difendere”, ha tuonato. Ma non pare un dettaglio la telefonata del “padrone di casa” Macron, con Donald Trump; poco prima che iniziassero i lavori. Quanto ai feedback di Mosca nulla di nuovo: i progetti in discussione vengono ritenuti nient'altro che pretesti per un intervento militare. Fra i punti anche il proseguimento degli aiuti bellici a Kiev. Che fa il paio con l'annunciato piano di riarmo continentale. Temi sempre più complessi da giustificare ad alcune opinioni pubbliche; anche a fronte del possibile impatto delle politiche tariffarie della Casa Bianca sull'export europeo. Nel frattempo prosegue il lavorio diplomatico di Washington. Qualche segnale, dopo i colloqui di Riad. Stando a un fonte ucraina entrambi i belligeranti, dal 25 marzo, si sarebbero astenuti dal compiere strike contro le rispettive strutture energetiche. Ancora nebulosa invece l'operatività della moratoria sugli attacchi nel Mar Nero. Il Ministero degli Esteri russo ha fatto sapere di attendere ancora la revoca delle sanzioni alle istituzioni finanziarie che forniscono operazioni per il commercio internazionale di cibo e fertilizzanti. L'unica certezza è che sul campo si continua a combattere. Intensa la pressione russa; specie per eliminare ciò che resta del saliente di Kursk. Nonostante il gap numerico, però, le forze di Kiev mostrano una notevole tenacia. Nessun collasso delle linee; sporadici contrattacchi piuttosto. Con una nuova operazione oltreconfine, iniziata nei giorni scorsi, nella regione di Belgorod.

[Banner_Google_ADS]

I più letti della settimana: