Guerra russo-ucraina: Mosca rivendica l'abbattimento di missili USA diretti contro il ponte di Crimea
Prosegue intanto il contrattacco ucraino nella regione di Kursk; mentre i russi continuano ad avanzare nel Donbass
Avrebbero mirato al bersaglio grosso, gli ucraini; non a caso nel momento forse di massima vulnerabilità, per il Cremlino. Riportato dal Ministero della Difesa russo l'abbattimento nella notte di 12 missili missili americani a lungo raggio diretti sul ponte di Crimea: obiettivo di enorme valenza simbolica, prima ancora che logistico-militare. Fossero andati a segno si sarebbe trattato di un devastante uno-due, per la credibilità della macchina bellica della Federazione. Perché nel frattempo sono trascorsi già 10 giorni, dall'inizio del contrattacco di Kiev nella regione di Kursk; con centinaia di chilometri quadrati sotto occupazione.
Difficile stabilire se l'impeto degli attaccanti sia stato o meno arginato; troppo pervasiva la propaganda dei belligeranti. Trasmesse a ciclo continuo – da Mosca - immagini di mezzi nemici distrutti. Senonché nel frattempo proseguono le evacuazioni di decine di migliaia di civili. Su più piani – per il resto - la macchina comunicativa russa, con un forte coinvolgimento dei cosiddetti milblogger. Sul canale Telegram “Baza” la notizia del possibile avvio di un procedimento penale – per “attraversamento illegale” del confine, è stato scritto - nei confronti di due giornalisti RAI, recatisi nella cittadina di Sudzha. Il cui pieno controllo era stato peraltro rivendicato dallo stesso Zelensky. Ad altre troupe, in questo caso della TV francese; sarebbe stato invece interdetto il passaggio ai valichi di frontiera. Forse per non concedere alle forze di Mosca alcuna informazione di carattere tattico: eventualità da non escludere, quando si effettuano riprese.
Nulla insomma pare essere lasciato al caso; troppo importante l'obiettivo, anche politico, dell'incursione. Nella quale secondo alcuni sarebbe stata utilizzata anche la riserva strategica di Kiev – come in una sorta di all-in -, con il rischio di lasciare poco presidiati altri settori nevralgici. In primis il Donbass. Qui, lontano dai riflettori, pare in costante progressione l'incedere russo. Una delle direttrici è lo snodo di Pokrovsk: caposaldo della linea difensiva ucraina nel Donetsk. Le autorità militari ucraine avrebbero invitato la popolazione ad accelerare l'evacuazione.
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