Guerra russo-ucraina: sciami di droni contro Mosca nella notte; poi il via ai colloqui Usa-Kiev a Gedda
In corso in Arabia Saudita l'incontro fra le delegazioni di Stati Uniti ed Ucraina. Von der Leyen interviene all'Eurocamera: “la pace nella nostra Unione non può più essere data per scontata”
Prologo del bilaterale odierno a Gedda, fra Ucraina e Stati Uniti, uno dei più massicci raid di droni contro la Russia dall'inizio del conflitto. Rivendicati dalla Federazione 337 abbattimenti; ma almeno tre persone avrebbero perso la vita nella Regione di Mosca, dove in due aeroporti erano stati temporaneamente sospesi i voli. Colpiti anche edifici civili. Tutto ciò – secondo Kiev – per “incentivare” Putin ad accettare la cosiddetta “tregua nei cieli e nel mare”, che costituisce uno dei punti chiave della proposta del Paese aggredito. Tutt'altri feedback, però, dal Cremlino; che considera quanto avvenuto un tentativo di sabotare il processo negoziale.
Con simili premesse l'avvio, questa mattina, dei colloqui in Arabia Saudita. Da una parte il Segretario di Stato americano Rubio e il Consigliere per la Sicurezza Waltz; dall'altra i Ministri ucraini di Esteri e Difesa, e soprattutto il potente capo dell'Ufficio presidenziale Yermak. Che prima del vertice aveva sottolineato come il proprio Paese sia pronto “a fare di tutto” per porre fine alle ostilità, astenendosi però dal parlare di eventuali concessioni territoriali: punto sul quale è invece forte il pressing di Washington. Anche alla luce della situazione sul campo, con la testa di ponte ucraina nel Kursk – forse la carta più efficace da giocare nel negoziato – ridottasi in modo drastico dopo l'offensiva russa di questi giorni. In vista ora una battaglia decisiva – forse l'ultima – a Sudzha. Segnalato nella notte anche un attacco con svariate decine di droni ed un missile contro l'Ucraina.
In questo quadro il monito di Ursula von der Leyen all'Eurocamera: “la pace nella nostra Unione non può più essere data per scontata”, ha avvertito; insistendo sulla necessità del piano di riarmo per teorici 800 miliardi elaborato a Bruxelles, e di “più coraggio” nei prossimi mesi. “Il tempo delle illusioni è finito”, ha aggiunto. Cruciale, ad avviso della Presidente della Commissione, una solida deterrenza nei confronti della Russia. “Altre scelte difficili ci attendono”, ha avvertito.
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