CRISI IN MEDIO ORIENTE

Hamas riceve la proposta dai mediatori di Parigi

Gueterres intanto convoca i paesi donatori per i rifugiati palestinesi dopo che 15 di loro hanno sospeso i finanziamenti all'Agenzia

Il leader dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, sta studiando la proposta di cessate il fuoco elaborata a Parigi nel corso di un colloquio tra i capi della Cia, del Mossad e dell'intelligence egiziana, alla presenza del primo ministro del Qatar. “Mi recherò al Cairo – annuncia - per discutere i dettagli del piano”. Per il movimento islamista la priorità è porre fine all'offensiva israeliana con il ritiro delle sue forze: “Siamo aperti a tutte le proposte serie e praticabili – rimarca - il mondo deve fare pressione sul regime d'occupazione israeliano in modo che metta fine ai massacri e ai crimini di guerra”.

Prove di intesa che fanno però scaldare gli animi all'interno del governo di Tel Aviv: “L'accordo con Hamas – scrive su X il ministro della sicurezza di Israele, Itamar Ben Gvir - è irresponsabile e significherebbe la spaccatura del governo". In Cisgiordania, in un ospedale di Jenin, tre palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane. L'Anp, nel renderlo noto, parla di "tre martiri uccisi dalle forze di occupazione". In una dichiarazione congiunta, l'esercito, la sicurezza interna e la polizia israeliana hanno affermato che nell'operazione a Jenin "sono stati uccisi 3 terroristi” che si nascondevano nell'ospedale: uno di Hamas, uno dei Battaglioni Jenin e uno della Jihad Islamica".

Guterres intanto convoca i Paesi donatori, dopo che 15 di loro hanno sospeso i finanziamenti all'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi per i sospetti di collusione con Hamas.

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