GUERRA

Il cardinale Zuppi in missione a Mosca: sul tavolo degli incontro al Cremlino la deportazione dei bambini ucraini

“Putin è divenuto una 'paria' ma è difficile dire se si sia indebolito”. Così il presidente Usa Biden, dopo i recenti eventi di Wagner, che secondo il mondo Occidentale hanno fatto vacillare il potere del presidente russo. Sulla ribellione dei mercenari emergono intanto alcuni retroscena: gli Stati Uniti sostengono che alcuni generali fossero a conoscenza dei piani del leader del gruppo, Prigozhin, sollevando dubbi sul sostegno da parte dei vertici militari. Ipotesi che Mosca bolla come speculazioni. La cattura di altri leader dell'esercito sarebbe stato invece lo scopo del capo dei mercenari, secondo il Wall Street Journal.

La Wagner intanto non smobilita come richiesto, ma rilancia: “Siamo a breve distanza dal confine della Bielorussia con l'Ucraina”. La Nato alza subito il livello di guardia: “Pronti a difenderci contro Mosca o Minsk – afferma – . Rafforzeremo i Paesi confinanti”.

A provare a calmare le acque è invece l'inviato del Papa, il cardinale Zuppi, in missione nella capitale russa fino a domani. “L'obiettivo – spiega – è incoraggiare gesti di umanità e trovare vie per raggiungere una giusta pace”. Da quanto si apprende tra gli incontri al Cremlino – che esprime un alto apprezzamento per l'iniziativa del Santo Padre – ci sarà quello con il consigliere per la politica estera. Tra i temi sul tavolo, la questione dei bambini ucraini deportati in Russia. “In 300 sono a rischio proprio in questo momento”, denuncia Kiev.

In Ucraina intanto continuano gli scontri: a Kramatorsk, nel Donetsk, sono morti almeno 11 civili, di cui 4 bambini, in un raid russo su un ristorante, definito dall'Alto rappresentante Ue Borrell “un nuovo crimine di guerra”. Ma la Difesa russa nega: “E' stato colpito un comando militare”. Per Zelensky “l’ultimo attacco dimostra che la Russia merita la sconfitta”.

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