Il dramma dei piccoli ostaggi israeliani: "Alcuni abusati sessualmente"
Il racconto del vice direttore del più grande ospedale pediatrico di Israele e Medio Oriente, che ha in cura 19 bambini tornati alla libertà dopo 50 giorni di prigionia, "sono come fantasmi"
Israele colpisce ancor più duro. Alla ripresa delle ostilità l'offensiva contro Hamas si estende a sud di Gaza, con bombardamenti su tutta la Striscia. Nella notte raid a Jabalia mentre carri armati avanzano su Khan Yunis. Maxioperazione anche a Jenin, in Cisgiordania. L'attacco non risparmia il Libano, dove l'esercito ha colpito siti di Hezbollah.
Secondo Hamas sono almeno 15.900 le vittime a Gaza da inizio guerra, ma le forze di difesa israeliane parlano di due civili morti per ogni miliziano ucciso, definendo questo rapporto "straordinariamente positivo". Contano le perdite tra le fila dell'esercito: altri due soldati uccisi portano ad 80 il totale dei militari deceduti dall'inizio dell'invasione di terra. Rimane saldo l'obiettivo: distruggere Hamas. S
econdo il Wall Street Journal lo Stato ebraico starebbe progettando di allagare i tunnel del movimento islamico. Avrebbe quindi assemblato "un sistema di grandi pompe", presentando il piano agli Stati Uniti. Nei cunicoli sotterranei, però, oltre ai terroristi si trovano anche degli ostaggi. I loro familiari si sono appellati a Netanyahu, affinché riprenda le trattative per il loro rilascio, "senza ritardi e ad ogni costo". Proprio oggi incontreranno il gabinetto di guerra.
Intanto emerge l'orrore senza fine patito dai bambini liberati da Hamas. 'Alcuni di loro sono stati abusati sessualmente', riferisce il vice direttore dell'ospedale pediatrico. 'Altri sono come fantasmi. Soffrono di depressione profonda grave, temono ogni rumore. Probabilmente avranno bisogno di essere curati e seguiti per tutta la loro vita”.
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