Il pallone spia cinese infiamma il dibattito politico Usa

La corrispondenza da Washington di Marco Liconti (LA PRESSE)

La vicenda del pallone spia cinese, che ha sorvolato il territorio degli Stati Uniti, prima di essere abbattuto al largo delle coste della South Carolina ha infiammato il dibattito politico a Washington. La scoperta che la sonda disponeva di sistemi elettronici per intercettare le comunicazioni ha ulteriormente amplificato le polemiche, con una parte dei Repubblicani che accusano il presidente Joe Biden di avere sottovalutato l'incidente e di non avere agito con sufficiente prontezza e determinazione. Il pallone spia, ha rivelato il Pentagono, faceva parte di una più ampia flotta utilizzata dall'esercito cinese per spiare almeno una quarantina di Paesi in cinque continenti.

Le autorità americane hanno inoltre informato gli alleati, tra cui l'Italia, dell'operazione condotta in questi giorni e di quanto finora scoperto sul programma di sorveglianza cinese. L'incidente è giunto in un momento di particolare tensione nelle relazioni tra Washington e Pechino, che si sperava potesse alleggerirsi con la visita nella capitale cinese del segretario di Stato Antony Blinken, poi annullata dopo la scoperta del pallone spia. Molte le domande alle quali ancora non c'è risposta, mentre gli esperti dell'Fbi stanno esaminando i resti dell'aeromobile recuperati nell'Oceano Atlantico. A complicare ulteriormente il clima la notizia diffusa dalla Casa Bianca in queste ore che un altro oggetto non identificato è stato abbattuto nei cieli degli Stati Uniti, stavolta al largo dell’Alaska.

Marco Liconti

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