Il Premio Nobel 2020 per la Letteratura va a Louise Gluck
"In un momento di sciatteria linguistica - ha commentato Dacia Maraini - la poesia ci insegna a pensare e a parlare con più consapevolezza e intelligenza"
Il Nobel per la Letteratura 2020 è stato assegnato alla poetessa statunitense Louise Gluck per "la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende universale l'esistenza individuale". (adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
Louise Gluck, nata nel 1943 a New York, ha debuttato nel 1968 con Firstborn ed è stata presto riconosciuta come uno dei poeti più importanti della letteratura contemporanea americana. È già stata premiata con prestigiosi Premi tra cui il Pulitzer nel 1993 e il National Book Award nel 2014. È autrice di dodici raccolte di poesia e di alcuni volumi di saggi sulla poesia, tutti caratterizzati dalla ricerca della chiarezza. Al centro delle sue opere, l'infanzia e la vita familiare, lo stretto rapporto con genitori e fratelli. Nelle sue poesie affronta le illusioni del sé. Tra le sue raccolte, che l'hanno fatta paragonare a Emily Dickinson, 'Il trionfo di Achille' (1985) e 'Ararat' (1990), The wild Iris (1992, uscito in Italia per Giani Editore con il titolo L'iris selvatico), Averno (2006, edito in Italia da Dante & Descartes).
"Mi fa piacere che a vincere il premio Nobel per la Letteratura sia una donna e una poetessa" ha commentato la scrittrice Dacia Maraini all'Adnkronos. "Perché la poesia - ha proseguito - è poco praticata e conosciuta tanto è vero che Louise Gluck non è stata mai tradotta in italiano. In un momento di sciatteria linguistica la poesia ci insegna a pensare e a parlare con più consapevolezza e intelligenza".