Il principe Harry rivuole la scorta e fa causa al governo britannico
Il duca di Sussex denuncia rischi in patria. E' pronto a pagare di tasca propria
Il principe Harry punta i piedi e dà battaglia in tribunale contro il governo inglese. Dopo la frattura con la Royal Family rivuole la protezione della polizia quando si reca con la famiglia nel Regno Unito, diritto che perse nel 2020, dopo l'allontanamento da palazzo. Non ritiene che la scorta privata, di cui dispone negli USA, possa garantirgli la stessa sicurezza in patria. A Luglio, infatti, la sua auto fu seguita ad alta velocità da alcuni fotografi. E' pronto a pagare di tasca propria per non pesare sui sudditi, ma è una strada difficilmente percorribile: non è mai successo che un servizio pubblico venisse spesato da un singolo cittadino, seppur con sangue reale.
Dalla decisione dell'Alta corte di Londra dipenderà, probabilmente, la sua partecipazione con Meghan al Giubileo di platino della regina Elisabetta che, dal 2 al 5 giugno, celebrerà i suoi 70 anni sul trono. Qual migliore occasione per presentare, alla nonna, la piccola di casa? Lilibet, proprio a giugno, compirà un anno. Non tutti a corte sorridono all'idea di riabbracciare il principe ribelle e consorte. Non dopo le tante accuse lanciate nei salotti televisivi, e soprattutto senza aver letto il libro di memorie di Harry. Il palazzo trema, teme rivelazioni scioccanti. Del resto, come fanno notare esperti reali, è difficile che il duca di Sussex abbia ottenuto un anticipo milionario senza la garanzia di sganciare qualche bomba.
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