GUERRA

Incursione ucraina in territorio russo, l'esperto: "Improbabile una reazione con armi nucleari"

Dopo l'incursione ucraina iniziata martedì nella regione russa di Kursk, la Russia ha inviato rinforzi militari e ha dichiarato lo stato di emergenza nell'area. Mosca annuncia di aver colpito un sito di mercenari stranieri con un missile a testata termobarica, mentre le autorità ucraine stanno evacuando 20 mila persone dalla regione di Sumy, che si trova oltre il confine con Kursk. "Il timore è che la Russia possa reagire a questa incursione con le armi nucleari - spiega il saggista esperto di esteri, Fabrizio Amadori -. Ma questo è improbabile perché la Cina, suo principale sponsor militare, non è d'accordo perché ciò creerebbe una chiusura totale con l'Europa.

Per questo gli ucraini si possono permettere questa incursione in territorio nemico. Il motivo per cui hanno scelto di farlo è complesso da analizzare: c'è chi ritiene lo facciano per avere più carte da giocare in un'eventuale trattiva. Se riuscissero ad attestarsi e ad avanzare e continuare ad avanzare probabilmente non troverebbero un territorio estremamente presidiato, perché quello russo è sconfinato. Mosca a livello di forze convenzionali non è una superpotenza e non lo è nemmeno a livello tecnologico. Non ha nemmeno la forza economica dell'Occidente: il suo Pil è 1/15 rispetto a quello Usa. Quello che l'ha sempre difesa è il fatto di essere una potenza nucleare".

Nel video l'intervista a Fabrizio Amadori, saggista esperto di esteri

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