Iran: impiccato 23enne per "inimicizia contro Dio". Amnesty: "spari ravvicinati alle donne"
I medici hanno notato che le donne spesso arrivano con ferite diverse rispetto a quelle riportate dagli uomini
Eseguita la prima condanna a morte per le proteste in Iran: Mohsen Shekari, 23 anni, è stato impiccato oggi dopo essere stato giudicato colpevole da un tribunale rivoluzionario di "inimicizia contro Dio". Lo scorso 25 settembre bloccò una strada principale a Teheran e ferì con un coltello un membro delle forze paramilitari Basij.
L'appello di Amnesty: l'Iran fermi immediatamente le esecuzioni. Durante le manifestazioni contro il regime, le forze di sicurezza iraniane sparano da distanza ravvicinata alle donne colpendole al volto, agli occhi, al petto e ai genitali. I medici hanno detto di aver notato che le donne spesso arrivano con ferite diverse rispetto a quelle riportate dagli uomini.
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