MEDIO ORIENTE

Iran - Israele, l'analisi di Germano Dottori: “Probabile risposta proporzionata al tipo di offesa ricevuta”

Intanto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, sostiene che se ci sarà un'escalation l'America è pronta a difendere Israele e annuncia passi in avanti concreti per un accordo sul cessate il fuoco a Gaza.

Le trame del conflitto in medio oriente si fanno sempre più intricate. La risposta iraniana dopo l'assassinio del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, è quasi scontata. Resta da capire che tipo di rappresaglia però verrà considerata. Il comandante dell'esercito iraniano, Abdolrahim Mousavi, afferma che la risposta sarà sicuramente dura, ma dagli Stati Uniti i funzionari della Casa Bianca ritengono che gli sforzi del presidente Joe Biden per placare gli animi stiano portando i frutti sperati.

"C'è una buona parte di analisti - afferma Germano Dottori, Consigliere scientifico Limes - che ritiene la leadership iraniana molto razionale o quantomeno dotata di una razionalità politico strategica simile a quella occidentale. Se le cose stessero veramente così molto probabilmente noi avremo una risposta proporzionata al tipo di offesa ricevuta, come possa però questa rappresaglia essere condotta materialmente è più difficile da determinare. Perché ciò che è avvenuto in Iran, l'eliminazione di un leader straniero sul proprio territorio. È evidente che eliminare un leader non israeliano su suolo israeliano è qualcosa di inimmaginabile. Molto verosimilmente allora si tratterà per gli Iraniani di individuare un obbiettivo che sia simbolicamente significativo per loro, che possa consentire all'Iran di salvare la faccia senza che questo determini una nuova spirale di azioni e reazioni perché altrimenti non se ne esce più. Da quello che sembra di capire tanto gli Stati Uniti agendo su Israele, quanto la Russia agendo sull'Iran più o meno stanno cercando di concertare degli sforzi per arrivare a questo tipo di soluzione, qualche cosa cioè che come nell'aprile scorso permetta a costi contenuti di chiudere questo ciclo di azioni e reazioni".

Intanto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, sostiene che se ci sarà un'escalation l'America è pronta a difendere Israele e annuncia passi in avanti concreti per un accordo sul cessate il fuoco a Gaza.

Nel servizio l'intervista a Germano Dottori (Consigliere scientifico Limes)

[Banner_Google_ADS]

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy