Dopo il blocco deciso ieri da Teheran alle attività degli ispettori dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, e la comunicazione dell’AIEA che le riserve di uranio accumulate dall'Iran hanno raggiunto una quantità 14 volte superiore al limite consentito dall'accordo sulle attività nucleari, Israele ha affermato che tale minaccia richiede una risposta internazionale immediata, ha ribadito che non permetterà all'Iran di ottenere un'arma nucleare, e ha deciso di ingrandire il proprio impianto nucleare a Dimona. Lo scavo, delle dimensioni di un campo da calcio e diversi piani di profondità, è stato aperto a pochi metri dal vecchio reattore. Israele non ha mai confermato o negato di avere armi atomiche e iniziò a costruire la centrale atomica alla fine degli anni '50 nel deserto vicino a Dimona, una città a 90 chilometri da Gerusalemme, diventando uno dei nove Paesi al mondo dotati di armi nucleari.
Gli analisti ritengono che il sito contenga almeno 80 bombe atomiche, ma il reattore è operativo dagli anni '60 e ciò solleva dubbi sull’efficacia del materiale. Forse alcuni settori dovranno essere rinnovati, oppure la centrale sarà in parte smantellata e sostituita con una nuova, ma certamente il governo israeliano intende mantenere alte le capacità nucleari del Paese.
Massimo Caviglia
Israele: a Dimona sono iniziati i lavori di espansione della centrale nucleare
La corrispondenza di Massimo Caviglia
25 feb 2021
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