Israele: all’apertura del Parlamento l’inno nazionale risuona nell’aula vuota per il COVID-19
La corrispondenza settimanale di Massimo Caviglia
I centoventi nuovi parlamentari della Knesset hanno giurato oggi di fronte al Presidente israeliano Rivlin in gruppi di tre persone, per seguire la raccomandazione del Ministero della Salute di rimanere distanziati e frenare la diffusione del Covid-19, anche se qualche colpo di tosse ha preoccupato più del solito. Al termine del giuramento, l’inno nazionale è risuonato nell’aula parlamentare completamente vuota ad eccezione del Presidente, del portavoce e di due deputate.
Il Presidente Rivlin ha affidato al Generale Gantz il mandato a formare il prossimo governo perché il leader del partito Blu e Bianco ha ricevuto l’appoggio di 61 deputati. Grazie al supporto della Lista araba unita, Gantz ha quattro settimane di tempo per mettere a punto una coalizione con partiti anche molto distanti fra loro, come la sinistra laburista e il nazionalista Lieberman, che a sua volta avrebbe preferito fare a meno dei voti arabi. Gantz ha chiamato a collaborare anche i partiti religiosi, che però intendono rimanere fedeli a Netanyahu, e il leader della destra Bennett, il quale ha risposto che nessun incontro è possibile finché il Generale non rinuncerà all’appoggio della Lista araba.
Intanto nel Paese i malati da Covid-19 sono saliti a 348 di cui 190 ricoverati; sono 50.000 le persone in quarantena, di cui 3.700 soldati, mentre risultano 39 casi di Coronavirus nei territori palestinesi. Il Ministero della Sanità chiederà presto a tutti di rimanere a casa, mentre già i movimenti dei contagiati vengono tracciati attraverso cellulari, GPS e carte di credito per evitare una maggiore diffusione dell’epidemia.
Una nota a parte merita la dichiarazione del portavoce dell’esercito, secondo il quale risulta diminuita l’attività terroristica di Hezbollah e dell’Iran contro Israele a causa delle problematiche interne dovute proprio al virus.
Massimo Caviglia