Logo San Marino RTV

Israele: dopo il lancio di razzi bombardati il sud del Libano e Gaza

Attentato terroristico in Cisgiordania; uccise due israeliane. Medio Oriente nella tempesta

7 apr 2023
Israele: dopo il lancio di razzi bombardati il sud del Libano e Gaza

Tutto può accadere, a questo punto. Dopo il barrage di razzi dal sud del Libano – attribuito dallo Stato Ebraico a “fazioni palestinesi”, con un sospetto coinvolgimento di Hezbollah Israele ha risposto con l'aviazione. Colpiti, è stato segnalato, 3 siti di Hamas nel “Paese dei cedri”, e 10 a Gaza. “Colpiremo i nostri nemici e pagheranno un prezzo per ogni loro azione”, aveva avvertito Netanyahu, ieri sera, aprendo la riunione del Gabinetto di sicurezza. Pare abbia scoperchiato il vaso di pandora, l'irruzione dei giorni scorsi della polizia israeliana alla Spianata delle Moschee, in pieno Ramadan. Gerusalemme torna ad infiammare il mondo arabo. Con l'appello tutto sommato prevedibile di Hamas, a tutti i gruppi armati palestinesi, a “serrare i ranghi”, ed intensificare quella che è definita “la resistenza contro l'occupazione”. Ad esasperare tensioni già oltre il livello di guardia, nelle ultime ore, l'attentato a colpi di arma da fuoco in Cisgiordania, che ha provocato la morte di due israeliane, ed il grave ferimento di una terza.

Il terrorista palestinese è “attualmente ricercato”, ha fatto sapere la polizia. In un simile quadro crescono i timori di una sorta di riedizione del conflitto israelo-libanese del 2006. Anche per la particolarità dell'attuale scenario mediorientale, caratterizzato dal disgelo - sotto egida cinese - tra Teheran e Riad. E poi l'irrigidimento di Ankara; Cavusoglu ha parlato di un “inaccettabile uso sproporzionato della forza”, in questi giorni, da parte delle forze di sicurezza israeliane. Il Ministro turco ha incontrato oggi il suo omologo russo. Lavrov ha puntato il dito contro gli Stati Uniti; accusandoli di opporsi all'avvio di un processo di normalizzazione tra Israele e Palestina.

È poi tornato alla questione del conflitto in Ucraina, sostenendo come la Russia sia aperta ad un negoziato, ma a condizione che siano presi “in considerazione i suoi interessi”. “Purtroppo – ha aggiunto - l'Occidente non ha un atteggiamento costruttivo”. Si continua a combattere, insomma. Stando all'Intelligence britannica negli ultimi giorni i russi avrebbero ripreso slancio nella battaglia per Bakhmut. La principale via di rifornimento delle forze ucraine – è stato aggiunto - “è probabilmente gravemente minacciata”.





Riproduzione riservata ©