CORRISPONDENZA CAVIGLIA

Israele: forte preoccupazione che Biden riproponga la politica di Obama in Medio Oriente

La corrispondenza di Massimo Caviglia

La battuta che circola in queste ore in Israele dice molto sul nervosismo che traspare dopo le elezioni americane. Racconta del premier Netanyahu che telefona a Trump e gli propone la soluzione a due Stati. In realtà Netanyahu si è congratulato col neo Presidente evidenziando l’amicizia di lunga data.

Ma non pochi a Gerusalemme temono che Biden riproponga in Medio Oriente la politica del Presidente Obama, tornando ad appoggiare i Paesi musulmani sciiti a discapito dei sunniti. L’Arabia Saudita è molto preoccupata, perché significherebbe un rientro americano nell’accordo nucleare con l’Iran, che porterebbe a modificare anche l'accordo di difesa con gli Emirati Arabi fino allo stop alla vendita dei caccia F-35, condizione richiesta da Teheran.

Già il Presidente palestinese Abbas ha proposto al suo omologo di trasferire nuovamente l’ambasciata statunitense da Gerusalemme a Tel Aviv. Ma Biden cercherà di mediare, non spostando l’ambasciata e riaprendo il consolato americano a Gerusalemme Est e l'ufficio dell'OLP a Washington, e ripristinando gli aiuti economici ai palestinesi.
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Biden dovrà poi offrire qualcosa al senatore Sanders, altro candidato alla Casa Bianca che ha riversato su di lui i propri voti; un grande fautore del taglio degli aiuti militari americani ad Israele, che però il neo Presidente non vorrebbe ridurre.
Infine Biden inviterà sicuramente l’Iran a fare qualche passo indietro sull’arricchimento dell’uranio come condizione per rientrare nell’accordo sul nucleare. Bisogna vedere però cosa farà quando Teheran cercherà di raggirarlo come ha fatto finora con gli ispettori dell’Agenzia per l’Energia Atomica.

Un'indicazione per capirlo verrà dai nomi del Segretario di Stato e del Consigliere per la Sicurezza nazionale: se saranno ex membri dell'amministrazione Obama, Israele non dormirà sonni tranquilli. E, come scrive un utente sui social, l’unica cosa peggiore del COVID-19 sarà un BIDEN-20.

Massimo Caviglia

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