ISRAELE

Israele: il vincitore politico degli scontri sulla Spianata delle Moschee è Hamas

Gli scontri sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme hanno avuto un solo vincitore politico ed è chiaramente Hamas. Non solo perché dichiarandosi “unico difensore di Gerusalemme e dei luoghi santi islamici” ha ricompattato tutto il mondo musulmano, dal Re di Giordania al Presidente turco Erdogan, e da Fatah all’Isis; ma soprattutto perché ha indebolito il già fiaccato governo Bennett. Infatti Mansour Abbas, leader del partito islamista Ra'am al governo, ha deciso di congelare l’attività dei suoi deputati, sia nel Parlamento che nella coalizione, a causa delle pressioni dell’elettorato arabo dopo gli scontri dei giorni scorsi.

Intanto anche la Russia, benché impegnata su vari fronti, sta intervenendo sullo scenario mediorientale. Il ministro degli Esteri Lavrov ha duramente criticato quello israeliano Lapid per aver accusato la Russia di crimini di guerra in Ucraina, e ha convocato l'ambasciatore israeliano a Mosca per una nota di biasimo sul voto favorevole nell’estromettere la Russia dal Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite. Inoltre, in una telefonata con il Presidente palestinese Abbas, Putin ha dichiarato di sostenere la lotta palestinese anche nella rivolta della Moschea di Al-Aqsa. Infine il Presidente russo ha chiesto, con una lettera indirizzata al premier israeliano Bennett, che sia affidata a Mosca la chiesa Alexander Nevsky a Gerusalemme, come garantito da Netanyahu.

La Federazione Russa ritiene infatti di essere il successore del Governo imperiale russo, che era registrato al catasto come proprietario della chiesa durante il dominio ottomano. E Netanyahu aveva promesso la chiesa a Putin come uno dei gesti per facilitare la liberazione di un’israeliana detenuta in un carcere russo. Ma la cessione della proprietà potrebbe causare non pochi problemi a Israele, perché i suoi alleati occidentali hanno imposto dure sanzioni alla Russia per l'invasione dell'Ucraina, e la consegna della chiesa andrebbe contro tale politica. Un problema non da poco per un governo che, nonostante le diverse posizioni al suo interno, ha sempre cercato di essere equidistante.

Massimo Caviglia

[Banner_Google_ADS]

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy