CORRISPONDENZA

Israele: la visita di Ben Gvir alla Spianata delle Moschee una prova generale per la festività di Shavuot

Nonostante il successo dell’operazione “Scudo e Freccia” nei confronti della Jihad Islamica, gli ultimi sondaggi indicano che, se si andasse a votare domani, il premier israeliano Netanyahu otterrebbe solo 25 seggi in parlamento rispetto ai 28 seggi del suo rivale di centro Gantz. Il Primo Ministro è sembrato all’elettorato troppo accondiscendente nei confronti dei partiti ortodossi e di estrema destra suoi alleati nella coalizione. Per far approvare senza problemi il bilancio nazionale e non far cadere il governo, oggi il premier ha accordato un ulteriore finanziamento alle scuole private dei partiti religiosi. E non ha reagito alla visita del ministro Ben Gvir sulla Spianata delle Moschee, criticata come provocatoria da Egitto, Giordania e Stati Uniti, dopo la sua dichiarazione che il governo apporterà modifiche allo status quo sul Monte del Tempio, contrariamente a quanto affermato da Netanyahu. L'Alta Corte di Giustizia aveva stabilito che anche gli israeliani avrebbero il diritto di pregare in quel luogo sacro alle due religioni, ma la Polizia aveva imposto il divieto ai fedeli ebrei di accedervi per motivi di sicurezza. Però la Sfilata delle Bandiere di giovedì scorso per le strade di Gerusalemme è sembrata a molti una prova generale per la festività di Shavuot, che ricorda il dono dei Dieci Comandamenti e della Bibbia, che inizierà giovedì sera fino a venerdì, e durante la quale migliaia di fedeli si recheranno al Muro del Pianto. E forse alcuni perfino sul Monte del Tempio.

Massimo Caviglia

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