Israele: medici israeliani e palestinesi insieme per frenare la diffusione del COVID-19
La corrispondenza di Massimo Caviglia
L’incremento dei decessi per il COVID-19 in Israele ha convinto il governo a varare nuove misure restrittive fino a giovedì. “Nella guerra contro il virus – ha dichiarato il premier Netanyahu – non è prevista la possibilità di indietreggiare, perché ritirarsi significherebbe perdere molte vite”. E ha destato commozione nel Paese la morte dell'ex rabbino capo d’Israele Bakshi Doron, deceduto a 80 anni per il COVID. Noto per le sue posizioni avanzate nei rapporti fra laici e religiosi, era sempre disponibile al dialogo e aveva incontrato il Presidente palestinese Arafat e inviato un messaggio di apertura al leader spirituale di Hamas, lo sceicco Yassin. E mentre proseguono i contatti e il lavoro in comune fra medici israeliani e palestinesi per frenare la diffusione del virus, con la consegna di apparecchiature ospedaliere e lo scambio di informazioni sulle tecniche di cura, Hamas ha arrestato a Gaza alcuni attivisti palestinesi che avevano comunicato in videoconferenza con i colleghi israeliani. Intanto le speranze di ottenere in tempi brevi un vaccino efficace ad ampio raggio sono state frenate dalla scoperta di almeno 6 diversi tipi di COVID nei pipistrelli.
Se l’obiettivo è impedire all’agente patogeno di entrare nel corpo umano occorrerà quindi trovare un denominatore comune tra le diverse varietà di virus, sostengono gli scienziati americani dello Smithsonian. Anche se una compagnia cinese ha già somministrato le prime dosi di un vaccino a 45 volontari. In una seconda fase ne saranno coinvolti 500, la cui osservazione durerà sei mesi, La società promette il vaccino in un anno e mezzo. A queste notizie contrastanti si aggiunge quella discutibile del presidente del Consiglio nazionale per la Ricerca da Tel Aviv, il quale ha dichiarato che la diffusione del COVID diminuisce automaticamente dopo 70 giorni, indipendentemente da dove colpisca e dalle misure che i governi impongano per contrastarlo.
Massimo Caviglia