Israele: parlamento verso lo scioglimento. Elezioni a marzo
A meno di un colpo di scena nelle prossime 48 ore, il Parlamento israeliano verrà sciolto mercoledì e le prossime elezioni si terranno il 2 marzo 2020. In vista del voto, il giornalista Lapid, numero due nel partito Blu e Bianco, ha rinunciato alla rotazione interna della premiership, dato che i sondaggi prevedono tre seggi in più qualora la carica di Primo Ministro rimanesse a Gantz.
L'ex capo di Stato maggiore ha però rifiutato la proposta del premier Netanyahu di un voto diretto dell’elettorato per decidere chi tra loro debba guidare il prossimo governo. Un esecutivo di cui il Paese ha urgente bisogno, dato che l'Iran sta costruendo un arsenale di missili balistici in Siria e in Iraq e, dalla periferia di Baghdad, può colpire Israele, l’Arabia Saudita e le truppe statunitensi nell’area. L’accresciuta potenza bellica iraniana sta portando anche ad una svolta nella guerra per procura in Yemen tra Arabia Saudita e Iran. Dopo il ritiro delle truppe degli Emirati Arabi, anche Riyad ha fatto una mossa conciliante, rilasciando un gruppo di prigionieri Houti alleati di Teheran.
La strategia d’Israele invece è diversa. Il Ministro della Difesa ha effettuato un esperimento su un nuovo sistema di propulsione missilistico, del quale il Ministro degli Esteri iraniano si è lamentato, sostenendo che Gerusalemme abbia testato un missile atomico. Questa escalation è indubbiamente dovuta al fatto che Israele teme la defezione dell’alleato americano, mentre la preoccupazione degli Stati Uniti è quella di un'azione israeliana contro le strutture nucleari iraniane senza preavvertire lo storico partner. E non hanno certo calmato le acque le dichiarazioni del Ministro della Difesa e di quello degli Esteri di Gerusalemme, secondo cui Israele colpirà sicuramente l'Iran se costruirà la bomba atomica.