Israele: si prevede un escalation di violenza
Poco prima due terroristi palestinesi, che erano riusciti a entrare in Israele, sono stati fermati mentre si dirigevano verso una comunità ebraica per compiere attentati. E nelle prime ore di questa mattina l’esercito ha sparato un colpo di artiglieria contro un obiettivo iraniano posizionato all’interno del villaggio siriano di Khader sulle alture del Golan. La postazione è stata colpita senza provocare danni alle abitazioni civili, ma dimostra come gli iraniani siano sempre più vicini al confine israeliano.
Nei prossimi mesi è prevista un’escalation di violenza in vista sia delle elezioni israeliane che della proposta di pace del presidente americano Trump, e anche delle lotte interne fra l’Autorità palestinese e Hamas. Nel frattempo la scelta dell’Avvocato Generale dello Stato di voler incriminare il premier Netanyahu per sospetta corruzione ha già fatto perdere parecchi punti al Likud, anche se al premier sarà data la facoltà di difendersi prima della decisione definitiva di accusarlo. Secondo i sondaggi, il partito centrista “Blu e Bianco” di Gantz e Lapid otterrebbe oggi 37 dei 120 seggi al Parlamento, mentre il Likud scenderebbe a 25.
Netanyahu ha affermato che l'obiettivo di questa decisione (un po’ sospetta dal punto di vista della tempestività mediatica, dato che poteva essere presa già molto prima o dopo il voto), è quello di influenzare le elezioni e abbattere il governo di destra portando la sinistra al potere. Ha poi rassicurato i suoi elettori sostenendo che saprà controbattere alle accuse di aver accettato sigari e champagne in cambio di favori. Ma, anche se non ci riuscisse, molti israeliani ritengono che Netanyahu sia un ottimo Primo Ministro, e potrebbero pensare che valga la pena pagare il prezzo della sua presunta corruzione per mantenere in piedi il politico più adatto a questo delicato momento storico.
Massimo Caviglia