Il presidente della Camera degli Stati Uniti, McCarthy, in visita oggi a Gerusalemme, nel suo discorso alla Knesset ha promesso che “l'Iran non avrà mai un'arma nucleare”. Affiancato da una delegazione di membri Democratici e Repubblicani, McCarthy ha ribadito a Israele il sostegno bipartisan del Congresso. Intanto il Presidente iraniano sarà a Damasco mercoledì, su invito del Presidente siriano Assad, per una visita – come ha dichiarato l'ambasciatore – “di grande importanza per gli sviluppi nella regione”. Il leader supremo Khamenei, ospitando il Presidente iracheno a Teheran, aveva dichiarato che “anche la presenza di un solo americano in Iraq è già troppo”. E il Ministro degli Esteri iraniano si è incontrato a Beirut con il Segretario di Hezbollah e ha comunicato che le ambasciate in Arabia Saudita e Iran saranno aperte “in pochi giorni”. Il riavvicinamento delle organizzazioni sciite e sunnite all'Iran è al centro delle apprensioni dello Stato ebraico. L’intelligence israeliana ritiene infatti che Teheran stia raggruppando tutti i fronti contro Israele: dall’Iran all’Iraq, dalla Siria al Libano e da Gaza allo Yemen. Le opzioni che il Consiglio di Sicurezza israeliano ha valutato il 20 aprile sono due: rimanere in attesa di un attacco congiunto da tutti i fronti o colpire per primi. Ma gli Stati Uniti hanno prelevato ingenti quantitativi di armi dalle proprie basi militari in Israele per trasferire le munizioni in Ucraina, e questo preoccupa i vertici della sicurezza israeliani che speravano di utilizzarle in caso di guerra. E turba inoltre che la National Security americana abbia spiato il Mossad per timore di un attacco israeliano alle centrali nucleari iraniane senza avvertire il Presidente Biden. Ma il capo del Comando centrale dell'Esercito americano si è comunque recato in Israele, ospite del Capo di Stato Maggiore, per effettuare esercitazioni congiunte. Secondo il Wall Street Journal, l'esercito americano ha armato i suoi aerei in Medio Oriente con bombe che penetrano nei bunker sotto terra. E Israele ha trasportato un carico di armi dalla base militare di Ovda nel Negev fino in Azerbaigian, a poca distanza dal confine iraniano.
Massimo Caviglia