Kiev a Teheran, l'Iran smetta di dare armi alla Russia
“Occorre fare di tutto per migliorare in tempi brevi tempo lo sviluppo delle forze armate della federazione russa". Nel corso nell'incontro con il ministro della Difesa Shoigu, che ha riferito al presidente che la mobilitazione parziale per l'Ucraina si è conclusa, Vladimir Putin ha ringraziato ed ammesso che inizialmente ci sono stati "problemi e difficoltà, probabilmente inevitabili" poiché "era molto tempo che operazioni del genere non avvenivano" in Russia. Sul campo, nelle ultime 24 ore quattro civili sono stati uccisi e nove sono rimasti feriti nei bombardamenti russi nella regione ucraina di Donetsk, sotto attacco anche quella orientale di Nikopol, che si trova di fronte alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, dove i bombardamenti hanno danneggiato nelle prime ore del mattino le linee elettriche e una dozzina di condomini. Ed intanto la diplomazia occidentale si lecca le ferite: l'invasione russa dell'Ucraina segna "il fallimento finale e amaro di anni di sforzi politici, compresi i miei i, per evitare proprio questo momento terribile". Ha detto in un discorso alla nazione il presidente tedesco Steinmeier. Ad alimentare le speranze le parole del portavoce del ministero degli Esteri cinese Wenbin “La Russia ha espresso la volontà di condurre dialoghi con Ucraina e Stati Uniti e di riprendere i negoziati, cosa che la Cina accoglie con favore', ha detto. Poco fa, nel giorno della guerra dei droni, la richiesta perentoria di Kiev a Teheran”: l'Iran smetta "immediatamente" di fornire armi alla Russia.
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