Kiev alla Nato chiede: "Armi, armi, armi". Draghi: "Volete la pace o i condizionatori accesi?"
"Ho tre richieste oggi per il Consiglio atlantico: armi, armi, armi". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba insistendo nelle richieste di "embargo su gas e petrolio russi, porti chiusi e disconnessione da Swift". "Spero - ha aggiunto - che non si arrivi a una situazione in cui servono altri shock come Bucha per imporre nuove sanzioni". Anche il presidente ucraino Zelensky preme per un'azione più incisiva e in un video critica le sanzioni, a suo avviso troppo deboli: "Se non c'è un pacchetto davvero doloroso di sanzioni contro la Russia e se non c'è la fornitura delle armi di cui abbiamo un vero bisogno e che abbiamo chiesto molte volte, questo verrà considerato dalla Russia come un permesso ad attaccare".
Oltre 5mila civili, compresi 210 bambini, sono stati uccisi a Mariupol dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina. Lo ha detto il sindaco della città del sud dell'Ucraina assediata, Vadym Boichenko, secondo quanto riporta il Guardian, mentre proseguono pesanti combattimenti nell'Est del Paese ed il governo di Kiev annuncia di voler aprire oggi dieci corridoi umanitari. I residenti che cercano di lasciare la città assediata di Mariupol dovranno di nuovo usare i propri veicoli.
"Le autorità ucraine stanno intensificando una campagna per diffondere accuse deliberatamente false contro i militari russi, il che solleva dubbi sulla sincerità delle dichiarazioni di Kiev di voler risolvere la crisi attraverso la diplomazia". A dichiararlo è l'ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov in un'intervista a Newsweek ripresa dalla Tass. Per Antonov "la leadership dell'Ucraina è guidata dal desiderio di assicurarsi l'immagine di una 'vittima'". Aggiunge poi che Kiev "paga 25 dollari per partecipare alle riprese inscenate" e starebbe preparando "un altro contenuto provocatorio sulla morte di civili nella regione di Kharkov, presumibilmente come risultato delle azioni delle forze armate russe".
La Nato avverte: 'Dobbiamo essere pronti ad un lungo confronto con la Russia, per questo dobbiamo mantenere le sanzioni e rafforzare la nostra difesa'. Circa 1.700 rifugiati ucraini sono arrivati a Tijuana, in Messico sperando di riuscire a entrare negli Usa. Nella città di confine, vicino San Diego, è stato allestito un centro accoglienza in una palestra per chi fugge dalla guerra in Ucraina.
'La guerra ha causato un peggioramento delle prospettive di crescita'. Ma 'faremo tutto il necessario per aiutare famiglie e imprese'. Lo ha detto Draghi ribadendo la necessità di una maggioranza coesa per portare avanti le riforme e far fronte all'emergenza. Sulle sanzioni a Mosca, ha assicurato che 'l'embargo del gas non è ancora e non so se sarà mai sul tavolo', ma sostenendo che comunque senza gas russo 'fino a ottobre siamo coperti' e domandando: 'Vogliamo la pace o il condizionatore acceso?'. E sul prezzo dell'energia 'non possiamo aspettare l'Ue, andremo avanti con provvedimenti nazionali'.
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